mercoledì 10 giugno 2020

STEP #12 --- NEL PENSIERO MEDIEVALE E MODERNO

Abbiamo parlato dell'evoluzione del termine "automa" in ambito mitologico e letterario, ma esso è stato un concetto molto diffuso anche nel Medioevo, ossia il periodo che inizia con la caduta dell'impero romano d'occidente (476) e finisce con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo (1492).


Questo termine lo troviamo nel trattato De Architettura di Vitruvio (IX libro) e nelle opere greche di Erone, in cui si parla di sistemi di discesa di pesi e caduta dell'acqua e di  espansione dell'aria riscaldata. Nell'827 il califfo Baghdad al-Ma'mun possedeva due congegni realizzati a Costantinopoli da Leone il Saggio per l'imperatore Teofilo. Essi però andarono distrutti già al tempo di Michele III per riutilizzarne i materiali in un momento di difficoltà finanziaria. 

Letteratura artistica: Il 'De Architectura' di Vitruvio nella ...
"De Architettura" di Vitruvio


La figura dell'automa era molto presente anche in epoca moderna.


Nel mondo islamico del XIV secolo sono stati ritrovati trattati di Erone di Alessandria riguardo a congegni "ingegnosi" che si basavano sulla meccanica dei fluidi. Essi funzionavano grazie all'utilizzo combinato dell'acqua sotto pressione e di galleggianti tra cui: automi, fontane che modificavano la direzione dei flussi dell'acqua a intervalli di tempo regolari, contenitori per versare bevande autonomamente e che si riempivano da soli, ma anche un falutista automatico e anche altre macchine idrauliche, in cui figure umane ed animali si muovevano secondo schemi ripetitivi, ma con tecnologie molto sofisticate per l'epoca, che, però, successivamente, furono perdute.

Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/automa_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/

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